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COMUNANZA AGRARIA DI AFRILE

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AFRILE sempre più IN-ALTO

GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'ARIA PULITA PER I CIELI BLU.

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DESCRIZIONE DEI LUOGHI

(da “I luoghi del Silenzio”)

Cenni Storici

Afrile è ubicato sul fianco del monte omonimo, in una posizione da cui godiamo un bel panorama verso la Valle umbra e verso buona parte delle cime appenniniche.
L’esposizione a meridione e la collocazione a mezza costa, che pone la località al riparo dai venti del nord, ne hanno fatto uno spazio ottimo per l’insediamento umano.
Sul monte di Afrile sono state individuate le sedi di alcuni Castellieri.
Afrile è documentato nel 1143 come designatore territoriale collegato alla chiesa di Santa Maria, appunto, de Afrile che dipendeva dal monastero di Santo Stefano in Gallano; nel territorio pertinente, il monastero era titolare (1197) di “possessiones et homines“.
Se non è dimostrabile l’appartenenza dell’intero agglomerato a quell’ente monastico, è invece verosimile che nel corso del Duecento il villaggio fosse stato inglobato nel territorio di Foligno.
Ve lo troviamo attestato nella prima metà del Trecento nello Statuto del Comune che disponendo (rubrica trentottesima) le modalità di nomina di 40 bàiuli, ovvero messi fiscali del Comune cittadino, ne designava uno per la “Villa Afrelis“; secondo il Dorio, Ugolino Trinci avrebbe trasformato (1387) il villaggio, insieme ad altre località, in un castello, cioè in un villaggio fortificato.
La costruzione della torre è confermata dall’elenco (1421) delle fortificazioni in essere durante la signoria folignate dei Trinci in cui si menzionava la Turris Afrelis, la cui custodia era demandata ai residenti, per “homines scindicatus Afrelis“.
La struttura si trova sul lato occidentale del monte di Afrile, posta a guardia della viabilità e delle sorgenti di Afrile, lungo un antico percorso montano che si stacca all’altezza della chiesa di Santa Maria e conduce a Fondi.
Al momento versa in pessime condizioni e di essa rimangono solo una torre invasa dalla vegetazione ed un breve tratto delle mura perimetrali.
Le origini romane del paese, come le voci degli abitanti asseriscono, non sono mai state supportate da dati oggettivi.
 

Aspetto

Non rimane alcuna traccia visibile di edifici risalenti al Medioevo, ma le abitazioni hanno conservato l’impianto tipico di quel periodo: case a schiera e case-torri a due e tre piani, poi inglobate in blocchi di edifici successivi.
A volte essi si addossano alla roccia adattando i diversi piani all’andamento del pendio.
Di fronte alla chiesa si trova una piazza di modeste dimensioni, il cui spazio è stato ricavato realizzando un muro di contenimento del terreno.
 
 

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Afrile un luogo ameno: immagini.

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